Stefano entrò nel suo appartamento, cercando di ricordare quando avesse firmato i documenti che lo privavano anche dei mobili. Doveva trattarsi di un altro brutto tiro di Guenda. Ma quando varcò la soglia, la testa gli si svuotò. Continua a leggere
A star is Sbornia
A star is Sbornia – 8. Centocelle è casa. Forse.
Posillipo. Era lì che Stefano aveva sognato di vivere e girare i video delle sue nuove canzoni, in sella a una vecchia Vespa, con il vento tra i capelli e una bella guagliona appoggiata sulla sua schiena. Continua a leggere
A star is Sbornia – 7. Non è grave
«Si sente quando parla, signor… Sbornia?».
«In che senso?».
«Voglio dire, si sente mentre racconta questa storia? I luoghi comuni che usa, le frasi fatte».
Stefano guardò l’Ispettore Grave: la sua barba curata e la camicia a quadri con le maniche tirate su stonavano con il riporto che pretendeva di essere un ciuffo. Continua a leggere
A star is Sbornia – 6. Volevo solo essere felice
Quella mattina Stefano si svegliò nel letto sfatto di Emma, già andata a scuola per affrontare l’esame di maturità. Per fortuna i genitori della ragazza erano suoi grandi fan, non si facevano problemi quando lo vedevano sbucare dalla stanza della figlia.
Sbornia era eccitato, andò in bagno e si lavò la faccia con vigore. Continua a leggere
A star is Sbornia – 5. 8k+2
Stefano era sudato. Quei dannati fan tramutati in hater dalla delusione cocente lo avevano fatto correre a perdifiato per quasi un’ora, ma adesso era in salvo nella stanza di Emma.
«Amore sei stata bravissima! Ti hanno già fatto il bonifico per l’intervista?»
«10 kappa, belli fresh».
Continua a leggere